Utilizzato nella Medicina Tradizionale Cinese, negli ultimi quindici anni il Maitake ha conquistato fama mondiale grazie alla sua efficacia come immunostimolante, anti-diabetico e alla sua riconosciuta capacità di ridurre il tessuto adiposo.Il lavoro del Professore giapponese Nakai (Nakai et al., 1999) ha dato ulteriore stimolo alle ricerche, come dimostrano anche gli interessanti lavori del collega Minamino(Minamino et al., 2004 e 2008) e del gruppo coreano del professor Jung.Oggi l’interesse scientifico per questo Fungo Medicinale è letteralmente esploso, facendolo diventare popolare in tutta l’Asia orientale, negli Stati Uniti, in Canada e nel Nord Europa.
Il Maitake (Grifola frondosa) è molto apprezzato come brucia grassi: le ricerche scientifiche documentano la sua utilità nelle diete dimagranti. Il Maitake, inoltre, inibisce la produzione del tessuto adiposo perché blocca alcuni passaggi biochimici necessari alla formazione di cellule adipose (Minamino et al., 2004 e 2008).È utile nelle malattie metaboliche: privilegia infatti l’uso dei grassi nel produrre energia e di conseguenza tiene sotto controllo il desiderio di dolci e di carboidrati.Com’è noto, l’utilizzo dei grassi contrasta l’ipoglicemia, ossia la condizione che scatena l’appetito. Alcuni studi su pazienti diabetici hanno dimostrato l’effetto positivo di questo Fungo Medicinale, perché sostiene l'attività del pancreas, coadiuva la produzione di insulina e riduce la glicemia, aumentando l’utilizzo da parte delle cellule dello zucchero presente nel sangue (Manohar et al., 2002).Regolarizza anche le funzioni dell’intestino e ha un effetto antinfiammatorio; per questo risulta prezioso nelle intolleranze alimentari e in caso di sindromi del colon irritabile (Lee et al., 2010).Il Maitake, inoltre, è un potente epatoprotettore, capace di abbassare le transaminasi elevate (ALT e ASP) (Lee et al., 2000).L'uso di questo Fungo Medicinale consente di ottenere effetti positivi anche sulla salute della prostata; combatte l’iperplasia benigna della ghiandola maschile e migliora il flusso urinario (Boh e Berovic, 2007).